Napoli, 11 febbraio 2014 – Anche se sul podio questa volta non si raggiunge lo scranno più alto, non c’è da rallegrarsi. Napoli è inquinata, anche se oggi una classifica dice che non è la più inquinata d’Italia. C’è chi sta peggio ed è la città di Torino. Sospiro di sollievo? Meglio non tirarlo, o si inalerebbe un bel po’ di aria malata e viziata. E se Torino sta peggio del capoluogo campano è anche perché lì non c’è il mare che, è risaputo, consente un ricambio d’aria più celere. Venendo ai numeri, la fotografia di un Paese bello ma coperto da non poco smog l’ha scattata Legambiente. E dallo studio emerge che nel 2013 le 43 città italiane su 91 monitorate hanno registrato valori di PM10 (polveri sottili, più comunemente) superiori ai limiti di previsti dalle nostre normative. Se la Juve guida il campionato, Torino è in testa a questa “sporca” classifica con 126 giorni di superamento su un massimo di 35 consentiti. Ed ecco Napoli, che quei limiti per tutto lo scorso anno è arrivato a superarli ben 120 volte. E non è un caso che sono stati riesumati espedienti come lo “stop” alle auto nella fascia oraria pomeridiana, le targhe alterne e si parla con sempre maggiore insistenza delle “domeniche ecologiche”. Chiude il podio Frosinone, con 112 superamenti nel 2013. Risultati illustrati in occasione dell’avvio della 26esima edizione della campagna “Treno Verde 2014” insieme con il gruppo Ferrovie dello Stato. E le cose non sembrano migliorare con il nuovo anno: dall’inizio del 2014 in alcune città monitorate da Legambiente si sono già registrati oltre venti giorni di superamento e tra i capoluoghi di regione sono sette città che hanno superato già per oltre dieci giorni il limite medio giornaliero. Nonostante le limitazioni, insomma, si respira ancora una cattiva aria…
(giuseppe porzio)
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